giovedì 2 luglio 2009

TRENTOTTO DOMANDE A BERTOLASO DOPO EUROSOT 2005

TRENTOTTO DOMANDE AL CAPO DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE

1. Dove si trova Augusta?
2. Cosa c’è di particolare ad Augusta?
3. Cosa rappresenta Augusta per la protezione civile?
4. E per il ministero della Salute?
5. E per quello dell’Ambiente?
6. E per l’erario?
7. Augusta è un centro particolarmente “monitorato”? Perché?
8. Cosa le ricordano le seguenti date:
9. 4 febbraio 1169 – 10 dicembre 1542 – 9 e 11 gennaio 1693 – 11 gennaio 1848 – 13 dicembre 1990
10. È vero che nella zona di Augusta ci sono stati anche numerosi e gravi maremoti?
11. Cos’è la faglia iblo-maltese?
12. Cos’è il progetto “POSEIDON”?
13. Quando e perché è stato realizzato e con quali finanziamenti?
14. Come si fa a classificare la sismicità di un territorio?
15. Secondo lei Augusta sarebbe una zona sismica S=9 o S=12?
16. Perché dopo il terremoto del 1990 i soccorsi non furono tempestivi?
17. Perché del terremoto del 1990 non si è mai detto il vero epicentro?
18. E’ possibile che per particolari motivi non si sia detta neanche la verità sull’intensità del sisma del 1990?
19. Come stato possibile far sorgere un polo industriale come quello di Augusta-Priolo in una zona altamente sismica? È realmente possibile la convivenza di un polo industriale così vasto su quell’area?
20. La presenza di basi militari (una della M.M. e l’altra della NATO) all’interno del porto di Augusta non è un ulteriore rischio aggiunto agli altri due?
21. Cosa le ricorda il periodo 1978-1980 nella zona di Augusta?
22. Cosa conosce della storia di Marina di Melilli?
23. Cosa le ricorda la data del 19 maggio 1985?
24. Saprebbe elencare quanti e quali sono gli impianti a rischio nel territorio Augusta-Priolo-Melilli?
25. Cosa le ricorda la data del 30 novembre 1990?
26. Esiste un piano di risanamento ambientale del territorio Augusta-Priolo?
27. È stato attuato? In che percentuale? A spese di chi?
28. Esistono danni alla salute dei lavoratori o della popolazione correlabili all’inquinamento di quella zona?
29. Qual è la situazione ambientale della zona Augusta-Priolo-Melilli?
30. Definirebbe questa situazione: lieve, grave, irreversibile o altro?
31. Si dice che anche la falda è compromessa: perché?
32. Descriva uno scenario realistico di Augusta dopo un disastro “possibile”
33. Esiste un piano di protezione civile realmente conosciuto e sperimentato dalla popolazione?
34. Quale potrebbe essere in Sicilia orientale l’ampiezza di un disastro nella zona Augusta-Priolo?
35. Quanta informazione viene data ai cittadini di Augusta-Priolo su quei rischi con cui devono convivere? Come e con quali mezzi?
36. E’ vero che gli incidenti industriali vengono minimizzati o addirittura tenuti nascosti?
37. Cosa prevedono gli esperti per Augusta a breve, media e lunga scadenza?
38. Ma lei ad Augusta ci abiterebbe?

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